Gli alimenti per l’inverno
Da poco siamo entrati in inverno, per cui bisogna adeguare l’alimentazione alla stagione. Vediamo innanzitutto quali alimenti la natura ci mette a disposizione nel mese di GENNAIO:
VERDURE: broccoli, cardi, cavolfiori, cavolo cappuccio, cavolini di Bruxelles, cicoria, finocchio, patate dolci, porri, scalogno, sedano rapa, spinaci, tobinambur, verze.
Per la frutta: alchechengi, arance, mandarini, mele, pere, pompelmi.
Per la medicina cinese, in inverno siamo al massimo dello Yin.
Le energie della natura e degli esseri umani tornano a circolare in profondità, quindi dobbiamo assecondare questo processo di approfondimento, consumando radici, tuberi e cibi contenuti in involucri o gusci.
Poiché questa è la stagione più fredda, gli alimenti dovranno essere cotti e particolarmente nutrienti, come le zuppe calde. Dovranno essere limitati al massimo i cibi crudi o di natura fresca, mentre si dovranno privilegiare quelli di natura calda o tiepida, che riscaldano. Per esempio aglio, cipolla, erba cipollina, peperone, porro e zenzero (quest’ultimo se fresco disperde il freddo, se secco riscalda l’interno).
Tra i cereali saranno da preferire riso glutinoso e sorgo, e tra le leguminose ceci, lenticchie e fagioli.
Per gli onnivori, le carni più indicate sono l’agnello, il montone, il fagiano, la faraona, il prosciutto di maiale e il pollo. Tra i prodotti di mare, molluschi, scampi e pesce azzurro. Per i frutti: datteri e tutta la frutta secca.
VEDIAMO NEL DETTAGLIO ALCUNI DEGLI ALIMENTI SOPRA MENZIONATI.
Uno dei più interessanti è lo zenzero; se è fresco, riscalda l’esterno del corpo eliminando le conseguenze del vento freddo e proteggendo il Polmone. Inoltre, favorisce la discesa del Qi di Stomaco ed ha grandi proprietà disintossicanti; è utile in caso di tosse con catarro, nausea, vomito ed epigastralgia. Va consumato con moderazione in presenza di deficit di yin ed è sconsigliato in caso di ipertensione ed altre manifestazioni di calore.
Lo zenzero secco riscalda il Jiao medio e disperde il freddo soprattutto di origine interna. Molto potente è la sua azione di rafforzamento dello yang. Utile è il suo utilizzo per contrastare le conseguenze di disturbi da deficit o eccesso di freddo, come sanguinamenti cronici, dolori addominali, diarrea, tosse, nausea e vomito, sempre dovuti al freddo. Da evitare in caso di calore o fuoco interni.
Due parole su un cibo scoperto da poco e diventato giustamente diffuso a livello di massa: la Quinoa. Non è un cereale, non contiene glutine ed è ricca di proteine, apporta beneficio a tutto l’organismo, combatte l’astenia, la debilitazione, la lombalgia e la gonalgia da deficit di Rene, e vari disturbi dell’apparato genito-urinario sia maschile che femminile anch’essi conseguenti al deficit di yang di Rene. La Quinoa è ricchissima di proteine, vitamine del gruppo B,E,C e sali minerali, specie calcio, fosforo e ferro.